Oncohair è il progetto che supporta le donne in chemioterapia e nasce nel 2020 dalla volontà comune di Associazione Policlinico Onlus, Fondazione Cariplo e CRLAB, i cui laboratori di Zola Pedrosa hanno brevettato negli anni una protesi del capillizio che è un unicum mondiale, realizzato in 39 fasi, utilizzando capelli umani, non trattati, inseriti uno alla volta in una membrana polimerica. Proprio questo dispositivo altamente personalizzato è il nucleo del progetto Oncohair, che dona le protesi tricologiche alle donne con maggiore fragilità economica e sociale in lotta contro il carcinoma alla mammella. Sono 55mila le nuove diagnosi di questo tumore solo nell’ultimo anno, secondo i dati di fine settembre del Ministero della Salute, e l’alopecia conseguente alla terapia è per il 47% delle pazienti uno stigma al punto che l’8% rifiuterebbe addirittura le cure pur di evitarla. In questo scenario la protesi CRLAB fa la differenza ed è una vera e propria alleata per il benessere psicofisico. Uno studio pilota, infatti, promosso da Salute Donna Onlus e condotto presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano, ha misurato in 10 punti di miglioramento (ovvero circa il 33%) l’impatto positivo per le pazienti con recidiva di carcinoma mammario che, al posto delle altre parrucche, utilizzano questo strumento innovativo, in grado di restituire una vita assolutamente normale anche agli occhi di familiari, figli ed amici.